Cos'è la Ronda degli Arcangeli Italica?
Il tempo della celebrazione dell’Arcangelo Uriele è un tempo di festa per la Luce. Uriele è la Luce del Padre, la Luce degli Angeli. La sua festa è quella di tutte le virtù, di tutto ciò che è bello e vero.
Lui è la conclusione, il compimento, la perfezione.
La saggezza essena è collegata alla Tradizione della Luce. Gli Esseni si chiamano i Figli della Luce.
L’espressione sottintende di essere dei bambini nati in una famiglia d’anima, appartenente a una tradizione, a un lignaggio : quello dei Figli del
Gesù, Figlio del Sole, ha detto:
“Padre, che il tuo Nome sia santificato.” Il Nome del Padre è quello delle quattro lettere: la Ronda degli Arcangeli. Gli Esseni nascono da questa Ronda: la prima lettera è il Padre; la seconda è la Madre; la terza è la nascita della Luce che mette al mond o gli Esseni, che sono la quarta lettera. dei Faraoni d’Egitto, la prima lettera si chiamava Osiride, la seconda Iside, la terza Horus e la quarta Faraone o il Figlio del Sole, la manifestazione del Dio vivente,
il Verbo fatto carne. Gli Esseni circondavano il Faraone e formavano il suo corpo sulla terra, il corpo del Cristo, il corpo della Luce trionfante. La loro vita era votata a far vivere la Luce sulla terra attraverso i Maestri, gli Inviati del Padre. È per questo ch e sono stati chiamati “popolo di sacerdoti”.
Molti popoli sono nati dagli Esseni come Israele. In effetti Israele, fondamentalmente , non designa un popolo, ma piuttosto Faraone, il Figlio del Sole, il Cristo e quindi i sacerdoti e le vestali che lo circond ano e sono al suo servizio.
Is
Uomo
Ra
Sole
El
Dio
Oggi nella Ronda degli Arcangeli la prima lettera si chiama Michele, la seconda Raffaele, la terza Gabriele e la quarta Uriele. Coloro che santificano il Nome del Padre e che si riuniscono attorno alla saggezza luminosa della Ronda degli Arcangeli sono gli Esseni, il popolo dei Figli della Luce in tutti i
popoli.
Gli Esseni non sono degli orfani; conoscono il loro Padre e la loro Madre e vogliono vivere con loro, non nell’astrazione ma nella realtà del loro quotidiano.
sostenersi reciprocamente, essere più forti, organizzarsi, prendere delle decisioni e agire per il bene e la vittoria della Luce angelica del Pad re sulla terra. Molti esseri vogliono vivere con il Padre della Luce ma non hanno capito che per fare questo c’è bisogno di un corpo stabile, capace di ricevere la Luce. Questo corpo è trasmesso da Faraone. È per questo che Gesù ha detto: “Chi mangia il mi o corpo e beve il mio sangue ha la vita divina.” Gesù è il
Faraone, il rappresentante del mondo divino che attiva il corpo di Luce nella Nazione Essena.
Gli Esseni, guardiani della fiamma del Padre
Per gli Esseni la Luce è uno spirito vivente, un’intelli genza, una coscienza, un corpo, un modo di vivere. La Luce si chiama Uriele. Essa è una Divinità, un Arcangelo, una presenza angelica, un’incarnazione attraverso un lignaggio di Figli del Sole. Tutti i Faraoni si sono fatti chiamare “Figlio del Sole”.
Il sole è la sorgente della luce. C’è la luce esteriore che illumina il mondo delle apparenze e c’è la luce interiore che fa apparire la regalità del Padre eterno e dei suoi Angeli. Uriele è questa luce interiore che equilibra i mondi. Questa luce vive all’int erno di uomini consacrati che sono diventati
dei templi della fiamma di Michele.
Gli Esseni vanno verso il portatore della fiamma per accendervi il proprio fuoco. Si uniscono poi nella celebrazione dei quattro Arcangeli dell’anno per alla fine arrivare all a festa di Uriele e condividere la Luce angelica che può allora entrare nel mondo e vivere in esso. Spetta agli uomini di
unirsi per decidere consciamente del loro avvenire, del loro futuro corpo.
Gli Esseni vogliono vivere coscientemente e onorare la Luc e angelica del Padre.
La fiamma interiore di Michele può accendersi soltanto nell’uomo che ha unito in sé il Padre e la Madre, il cielo e la terra. Tale uomo viene chiamato un “figlio” ed è per questo che gli Esseni amano i Maestri. Non i Maestri morti ch e costituiscono la loro tradizione ma i Maestri viventi e incarnati. I
Maestri morti e i maestri spirituali sono una fiamma spenta.
Solo i Maestri viventi e incarnati fanno vivere la fiamma. Essi sono la vittoria e la resurrezione della Tradizione e quind i di tutte le fiamme accese dal Padre e dalla Madre per illuminare il mondo e portare il calore dell’amore e della bontà.
Il solo e unico modo di onorare la memoria dei Maestri passati è di onorare la fiamma nel Maestro vivente. Tali sono gli Esseni: degl i esseri che accendono la propria fiamma alla sorgente del fuoco della vita e che si uniscono nella Luce per chiamare gli Angeli, far vivere le loro virtù e fecondare
il mondo con la bella Luce della saggezza.
Tutta la saggezza e l’arte di vivere essene so no fondate sulla conoscenza e l’amore della Luce che emana dalla fiamma di vita del Padre.
Gli Esseni sono i veri guardiani della fiamma nel tempio della terra e dell’umanità. Hanno il merito di aver salvaguardato e conservato questa scienza della Luce attraverso i secoli. Attraverso tutte le epoche dell’umanità, sono apparsi sotto differenti fo rme e hanno rivestito una moltitudine
di nomi, ma si sono sempre messi al servizio della fiamma dell’Alleanza e hanno diffuso la sua Luce.
Oggi, attraverso la Ronda degli Arcangeli, la fenice rinasce dalle proprie ceneri e la Saggezza essena appare in tutt o il suo splendore. Tramite gli insegnamenti, le diverse pratiche meditative, i canti, le danze, i riti e le cerimonie sacre, le iniziazioni, i templi, i villaggi, le imprese … è la Luce ad
essere glorificata e veicolata.
Vivere come un Esseno significa glo rificare la Luce vivente e angelica e darle un corpo di manifestazione nel mondo degli uomini